Molto conosciuta ed apprezzata in quanto ritenuto tra i salumi più magri, se non il più magro in assoluto, è ritenuta tra le carni “sane”. Viene concessa anche in caso di diete stringenti. Viene per questo inserita anche nei profili nutrizionali di chi deve dimagrire, degli sportivi o di chi segue alimentazioni particolari per motivi di salute ed è affetto da patologie. Si tratta di un affettato tipico della Valtellina, di cui un’area tra Lombardia e Piemonte detiene persino il prestigioso marchio IGP. Ma non molti sanno a partire da quale animale venga prodotta, dando per scontato che si tratti di bovini -e sicuramente italiani, in fondo si parla di prodotti IGP. Attenzione alla bresaola, dunque: pazzesco, ecco da dove proviene.
Produzione della bresaola e l’animale misterioso
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Se una parte è effettivamente prodotta a partire dalla carne bovina (prevalentemente delle razze Charolais e Limousine), molte vengono prodotte a partire da carne di cavallo o cervo. Ma una grossa parte della produzione deriva dall’importazione di carne di Zebù. Si tratta di una particolare razza bovina allevata in sud America. Arriva nel nostro paese congelata ed è frutto dell’incrocio di razze di due bovini francesi che ha prodotto animali dall’enorme gobba. Non si tratta di truffa alimentare, in quanto lo stesso disciplinare IGP non esclude che le carni possano essere importate, concentrandosi unicamente sui tagli da usare, sulla stagionatura e sul metodo di lavorazione.
Bresaola come alimento
Se l’avete mangiata fin ora, difficilmente smetterete sapendo di cosa è fatta. In ogni caso la bresaola apporta alcuni nutrienti interessanti, come sodio, potassio, fosforo e persino delle vitamine. Soprattutto ha una percentuale calorica veramente bassa e per questo continua ad essere una scelta costante nelle diete dimagranti. Non è adatta però a chi soffre di ipertensione o segue un’alimentazione a basso contenuto di sodio. La bresaola infatti è estremamente ricca di questo elemento.