Un piatto di pasta a regola d’arte non è da tutti. Richiede pochi e semplici passaggi, ma semplice non vuol dire facile ed è indispensabile conoscere quali sono i punti chiave per eseguirli con sapienza. Un buon piatto di pasta deve essere al dente -il che permette anche di ridurre la glicemia della pasta! Già scolare la pasta al momento perfetto non è automatico. Poi deve essere sapida il giusto, e qui casca veramente l’asino. C’è chi si regola in base alla dimensione della pentola, chi va a casaccio, chi misura il sale con il pugno. Ma pochissimi sanno quante sale mettere per la pasta. Ecco la risposta che lascia tutti senza parole. Ma mai più a digiuno per aver sbagliato a dosare il sale.
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Quanto sale per un piatto di pasta perfetto?
La sapidità della pasta è regolato da un equazione ben precisa, grazie a cui otteniamo il giusto bilanciamento tra acqua, sale e pasta. Un errore comune è aumentare il sale al variare del quantitativo di pasta, ma non è necessario. Ad esempio i ristoranti, o le sagre, tengono un grosso pentolone di acqua bollente pronto sul fuoco in cui calare varie cotture di pasta. Lo stesso quantitativo di acqua e sale può fornire sapidità a più quantitativi di pasta. Segnatevi questa formula per non sbagliare mai più: il rapporto da preservare è 1-100-10. Tradotto significa: per ogni litro di acqua si possono versare 100 gr di pasta e 10 grammi di sale.
Sale, fai bene o male?
Spesso ingiustamente sotto accusa, il sale è in realtà un alimento indispensabile al nostro organismo. Nel corpo umano gli ioni di sodio sono necessari allo scambio di segnali sensoriali e motori lungo il sistema nervoso. Chi soffre di pressione alta deve limitare l’apporto di sodio, ma mai escluderlo. Viceversa per chi soffre di ipotensione il sale può essere d’aiuto nel ridurre i disagi causati da questo stato e persino ripristinare valori pressori normali. In natura il sale è un solido cristallino, proveniente dal salgemma o dalle saline. Estrarre questo prezioso elemento è stato un tempo un lavoro molto gravoso, a causa della stessa presenza del sale, che “asciuga”, con una sgradevole sensazione se vi si è costretti a contatto per lunghe ore. Nonostante fosse un lavoro massacrante, il sale è sempre stato ritenuto un bene indispensabile, e lo è ancora oggi.