La pasta è un alimento base per gli italiani: ne siamo i maggiori consumatori al mondo. Se questa abitudine sia buona o cattiva l’opinione si divide. Mangiare carboidrati apporta alcuni vantaggi. D’altra parte i prodotti a base di farina creano una specie di gel all’interno dell’intestino, che impedisce l’assorbimento di numerosi nutrienti. E’ la stessa sostanza che inibisce l’assorbimento del colesterolo e rallenta quello degli zuccheri, il che rappresenta un vantaggio per chi soffre di ipercolesterolemia o diabete. Ma per tutti gli altri, il gioco vale la candela? E
Pasta si, pasta no: ecco cosa considerare
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La pasta è un ottima fonte di energia a basso costo e, tutto sommato, con poche calorie. I carboidrati della pasta vengono assorbiti rapidamente e aiutano il buon funzionamento del cervello. Senza l’apporto della pasta potresti sentirti spossato, stanco e senza energie. In assenza di carboidrati il fegato scompone le proteine per ricavare il glucosio degli amminoacidi. Il processo è infinitamente più lungo e, pur soddisfacendo gli organi del nostro corpo, per il cervello il discorso è più complesso, dato che non è deposto a stoccare zuccheri e necessita di un apporto costante per funzionare correttamente.
Ma tolta la pasta, ci sono anche alcuni vantaggi…
D’altra parte, la prima sensazione che potrete registrare -forse appena dopo un po’ di nervosismo da disintossicazione da carboidrati- è di leggerezza. Ci si sente più sgonfi poiché i carboidrati stimolano la produzione di insulina, sostanza che tende a trattenere i liquidi. Quanto al perdere peso, dipende: perché il dimagrimento non dipende dalla presenza o meno di carboidrati ma da quante calorie complessivamente introduciamo con l’alimentazione. Sicuramente perdere peso sarà meno facile perché i carboidrati mantengono sazi a lungo, quindi senza potreste essere più soggetti ad attacchi di fame.
