Quando le analisi ci rivelano che i livelli di colesterolo nel nostro sangue sono troppo alti, è necessario correre immediatamente ai ripari. Il colesterolo è una delle principali cause di ictus ed infarto, a causa della capacità di questo grasso di aderire alle vene causando ostruzioni nei casi più gravi, ed un minor afflusso di sangue negli altri. In entrambi i casi si tratta di un danno per l’intero apparato cardiocircolatorio, il cui buon funzionamento è indispensabile alla salute di ogni organo del nostro corpo. Poiché la maggior parte del colesterolo viene introdotto dall’alimentazione, analisi sballate ci indicano che ci sono alcune nostre abitudini alimentari da rivedere. Se la tavola è il problema, la tavola può essere la soluzione: ma quali formaggi mangiare con il colesterolo alto? Incredibile.
La corretta alimentazione in caso di colesterolo alto
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Una buona alimentazione prevede la presenza di cereali, soprattutto integrali; il prediligere i legumi rispetto alla carne come fonte proteica, la scelta di olio extra vergine di oliva a crudo come condimento e l’eliminazione del burro, oltre l’apporto quotidiano di frutta e verdura. Via libera quindi a pane e pasta, certo sempre in quantitativo adatto alla propria costituzione, e a tutti i vegetali senza nessuna esclusione. Semaforo rosso per carne, arancione per pesce e crostacei, con particolare attenzione alla cottura che deve essere priva di grassi. Ma per quanto riguarda i formaggi, come regolarsi? Escluderli del tutto non danneggerebbe affatto la salute, anzi. Vitamine, minerali ed altre sostanze presenti nei formaggi sono reperibilissime in tutti gli altri alimenti. Chi ancora pensa che siano indispensabili per il calcio, sbaglia: si tratta solo di un modo rapido di introdurre il calcio nel corpo. Ma altri alimenti ne contengono a sufficienza ed inoltre la capacità di questo minerale di fissarsi nel nostro corpo è data dalla presenza di vitamina D. Si tratta di un discorso complesso che non si limita meramente a quanto calcio si introduce.
Formaggi e colesterolo, quali scelte compiere
In caso di colesterolemia dunque, non sentitevi in colpa se scegliete di eliminare formaggi e latticini dalla vostra dieta. Nessuna orribile conseguenza vi colpirà, anzi. Ma nel caso per comodità o gola decidiate di concedervi comunque del formaggio, per prima di tutto applicate la moderazione per quanto concerne le quantità. Quanto a quali formaggi concedersi, la feta apporta 68 mg di colesterolo con un 20% di grassi e ce lo si può concedere una tantum, tranne nel caso di soffra di ipertensione: è uno dei formaggi più ricchi di sodio. Sono ammissibili anche la crescenza e la ricotta, contenenti rispettivamente 53 mg e 57 mg di colesterolo ma più povere di grassi della feta. In ogni caso meglio non metterle in tavola più di due volte a settimana e sempre in sostituzione di altre fonti proteiche. La famosa mozzarella apporta 46 mg di colesterolo, meno di tutti i precedenti, con 253 kcal. Il gorgonzola apporta 324 kcal e 70 mg di colesterolo, con 27 gr di grassi, ed andrebbe considerato occasionalmente. Duro colpo dal parmigiano, considerato per molti un abitudine: ogni 100 gr di prodotto apporta 88 mg di colesterolo, 30 gr di grassi e 387 kcal: meglio considerarlo un osservato speciale.