Il cedro è un agrume appartenente dal genere Citrus, lo stesso di agrumi maggiormente noti come arance, limoni e mandarini. Similmente ad altri frutti della stessa famiglia, si possono consumare freschi, così o mescolati a yogurt o in macedonia. Il cedro è ricco di vitamina C, sali minerali e numerosi flavonoidi. La differenza tra altri agrumi e questo è principalmente nella buccia, che nel cedro costituisce il 70% del peso totale del frutto. La polpa è aromatica, dolce e succosa, generalmente meno acida di altri agrumi, anche se del cedro esistono due gruppi, uno più dolce e uno più acido.
Proprietà generiche del cedro e sostanze nutritive coinvolti
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Il cedro offre numerosi minerali, quali calcio, potassio, sodio, e un elevato quantitativo di fibra e vitamina C. Apporta pochissime calorie, circa 32 ogni 100 gr di prodotto. Ha proprietà germicide, digestive e lassative, ed è in grado di ridurre la formazione di gas intestinali e offre sollievo in caso di colite e gonfiori addominali. Grazie al suo elevato contenuto di acqua, minerali e flavonoidi il cedro apporta numerosi benefici alla pelle: aiuta a combattere il ristagno idrico, favorisce la diuresi, nutre le cellule in profondità ed è un valido alleato contro la cellulite. Può essere di aiuto in caso di cistite, sia grazie all’aumentata diuresi che grazie alle sue proprietà disinfettanti. Combatte l’azione dei radicali liberi e aumenta il senso di sazietà, rilevandosi utile nelle diete ipocaloriche.
I benefici del cedro sul cuore, contro il colesterolo alto e la glicemia alta
Il cedro è in grado di regolare la pressione arteriosa e mantenere le vene elastiche, impedendo il deposito di colesterolo nelle arterie. Questo riduce notevolmente i rischi a carico dell’apparato cardiocircolatorio. Il cedro è costituito in gran parte da fibre, in grado di rallentare l’assorbimento degli zuccheri ed evitando la creazione di picchi glicemici. Consumato sia prima che dopo il pasto, a scelta, il cedro contribuisce ad abbassare la glicemia alta. Mangiato lontano dai pasti invece stimola la produzione endogena di insulina da parte del pancreas.