Molti pensano alla cultura culinaria americana come a un misto di junk food, panini e patatine fritte, facendo però un grosso errore, perché tra la miriade di piatti tradizionali, diffusi nei 50 Stati che compongono gli Stati Uniti ne esistono alcuni dall’aspetto invitante, che sono anche frutto di storie leggendarie e interessanti. Ecco perché dopo avervi raccontato le origini dell’hamburger e dopo avervi rivelato la verità sulla nascita del Ketchup, vi porteremo alla scoperta dei principali national dishes made in USA, in particolare delle ricette americane salate. Ricordando a chi storce il naso e giudica banali o addirittura inesistenti le tradizioni gastronomiche di questo Paese, che, ad esempio, nientepopodimenoche la pasta alla carbonara ha avuto origine da un’intuizione delle truppe statunitensi. La storia della cucina, infatti, spesso ripercorre vicende di migrazioni e contaminazioni, come sanno bene i tanti lettori della nostra rubrica Cibo, cultura, cinema e curiosità.
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Ma partiamo per questo goloso viaggio tra le strade immense e le coste degli Stati Uniti!
Ricette americane salate: la storia a stelle e strisce in 10 piatti
In questo percorso faremo ricredere tutti coloro che definiscono la tradizione culinaria americana di poco conto, perché sono almeno 10 le ricette tipiche di cui stiamo per raccontarvi.
Il Gumbo della Louisiana
Il primo piatto che vi presentiamo è nato nel XVIII secolo per mano della popolazione Creola della Louisiana. Si tratta di una ricetta popolare, che racconta delle culture che hanno scritto la storia degli Stati Uniti d’America: quella africana, quella francese e quella ispanica. Stiamo parlando del Gumbo della Louisiana. La sua preparazione infatti prevede:
- un metodo di cottura molto utilizzato in Spagna;
- un ingrediente della tradizione francese: il roux;
una pianta originaria dell’Africa: il gumbo, da cui il piatto prende il nome e che dona alla zuppa un sapore dolciastro e muschiato.
Chicago-style deep-dish pizza: il piatto icona del Midwest
Continuiamo questo viaggio alla scoperta delle principali e tradizionali ricette salate americane con un grande classico: la pizza americana. Nello specifico, la Chicago-Style Deep-Dish pizza, letteralmente “pizza del piatto profondo”.
La famosa ricetta dell’Illinois, conosciuta anche come deep pan pizza, oppure pizza Chicago style, dall’inglese Chicago-style pizza, potrebbe non sembrare nulla di più di una pizza, ma in realtà la sua crosta di 3 cm d’altezza nasconde una succulenta sorpresa: un ricco ripieno di formaggio, salsiccia sbriciolata e peperoni.
C’è chi dice che questa pizza sia nata in Italia dalla mamma di Ike Sewel, fondatore della catena di ristoranti Uno Chicago Grill, che oggi conta più di 200 punti vendita in 28 Paesi al mondo. Altri invece raccontano che ad inventarla fu lo stesso Ike. Quel che sembra certo è che questo piatto dall’aspetto senz’altro invitante nacque in casa Sewe e da quel momento piace a tantissimi.
Shrimp and grits del South Carolina
Spostiamoci nel South Carolina, dove come piatto tradizionale troviamo Shrimp and Grits. Una ricetta che è possibile gustare a ogni evento pubblico, brunch o aperitivo. La preparazione prevede una ricca lista di ingredienti: vi diciamo solo che i protagonisti sono dei gamberi cotti nel grasso del bacon (o nel burro), serviti su un letto di “crema” di farina di mais.
Anche questo pezzo di storia della tradizione culinaria americana racconta di contaminazioni e influenze che arrivano dall’Africa. Shrimp and grits infatti un tempo si preparava nella terra attraversata dall’equatore, ma in South Carolina, e soprattutto a Charleston, il piatto è considerato la colazione tipica dei pescatori della costa durante la stagione della pesca dei gamberi (da maggio a dicembre).
Mission burrito from California
Un gigantesco burrito californiano ripieno di riso, formaggio, svariate tipologie di carne e salse a non finire, noto anche come burrito di San Francisco o burrito in stile Mission, che si distingue dagli altri burrito per le dimensioni notevolmente più grandi.
Se sono vere le affermazioni del proprietario di “El Faro”, quello che da molti viene considerato il primo locale ad aver servito un burrito mission, i primi ad avere avuto l’onore di assaggiare questa gigante specialità furono, il 26 settembre del 1961, dei vigili del fuoco di San Francisco. I fortunelli, infatti, ebbero il piacere di gustare un burrito fatto con due tortillas da circa 15 cm.
Le profumate crab cake del Maryland
Direttamente dal Maryland ecco le Crab Cake: deliziose polpette di pane fritte nel burro, ripiene di polpa di granchio. Le trovate nelle località costiere degli Stati Uniti, sia nella parte est, sia su quella ovest della costa. Ma il posto migliore dove mangiarle è il Maryland, dove la crab cake è assoluta protagonista di qualsiasi ristorante di pesce che si rispetti, per via dei famosi esemplari di granchi blu della baia di Chesapeake, che pare mantengano il particolare colore solo da crudi, ragion per cui vengono cotti da vivi.
Insomma, si tratta di una specialità davvero unica che chi si trova in zona non può assolutamente perdere.
Fried green tomatoes
Letteralmente pomodori verdi fritti. Non stiamo parlando né del libro di scritto da Fannie Flagg né nell’omonimo film tratto dal romanzo diretto da Jon Avnet nel ‘91. Questo è il piatto è molto apprezzato in Alabama, dove i pomodori verdi, dopo essere affettati, vengono passati in un composto di uova e latticello e poi impanati con farina di mais e pangrattato per poi finire nell’olio bollente.
Una versione simile la si può trovare anche nelle case olandesi della Pennsylvania settentrionale. Quest’altra versione prevede invece l’uso della farina bianca e, soprattutto, è tradizionale alla fine della stagione dei pomodori, per non sprecare i frutti rimanenti che rischiano di essere investiti dalle prime gelate. Li avete mai provati?
New England clam chowder
Vongole, patate e pancetta legati insieme da (strano ma vero) un po’ di panna. In Massachusetts la zuppa si fa così ed è una vera e propria prelibatezza.
Il piatto è nato negli Stati Uniti orientali, ma oggi viene comunemente servito nei ristoranti di tutto il Paese, in particolare il venerdì, giorno in cui i cattolici americani si astengono tradizionalmente dalla carne.
Esistono molte varianti regionali, ma le tre più diffuse sono la New England, o zuppa di vongole “bianca”, il Rhode Island, o zuppa di vongole !chiara” e la Manhattan, o zuppa di vongole “rossa”. Tutte molto golose, tutte da provare.
Texas-style barbecue brisket
Ora faremo drizzare le antenne agli amici che adorano il barbecue all’americana, con un piatto il cui profumo è in grado di travolgere i sensi come pochi altri. Si tratta del petto di manzo cotto al barbecue e affumicato. Per i veri appassionati il brisket è più di un pezzo di carne, è una religione. Sbagliare la cottura di questo piatto equivale a servire a un toscano una fiorentina stracotta.
Per intenderci, il brisket è un taglio di carne non facile da trattare, perché molto grosso e ricco di tessuti connettivi che hanno bisogno di una lunga cottura per essere resi morbidi. In Italia, infatti, viene spesso impiegato per il bollito.
Lobster roll: il panino che fece impazzire Expo Milano
Ora siamo nel Maine, lo stato più a nord-est degli Stati Uniti, noto per gli alci, le coste rocciose, la storia marittima e per gli ambienti naturali come le isole granitiche e selvagge del Parco Nazionale di Acadia. Qui i lobster roll, morbidi panini al latte, cosparsi di burro salato e ripieni di polpa di astice (Lobster) sono una ricetta tipica, che viene spesso accompagnata da salse e grandi spolverate di erba cipollina.
Nato nel 1929, questo panino è stato introdotto per la prima volta nel ristorante Perry’s a Milford, nel Connecticut. Proprio qui, gli abitanti hanno apprezzato questo particolare panino “di mare”. Ma fu nello stato del Maine che negli anni ’70 spopolò quella che è la versione che è conosciuta ancora oggi: pane morbido da hot dog, condito con burro o maionese (o entrambi) e farcito con astice cotto al vapore e succo di limone, sedano e lattuga.
Nel nostro Paese, durante Expo Milano, il lobster roll fu una delle prelibatezze più apprezzate di tutta l’esposizione. Lo sanno bene i collaboratori del padiglione americano che ne hanno serviti ben 20.000 pezzi durante tutto l’evento.
Cincinnati chili sugli spaghetti
Nel 2013, lo Smithsonian institution, il più grande complesso di musei del mondo, ha nominato il piatto di cui stiamo per parlarvi come uno dei “20 cibi più iconici in America”. Quindi cercate di non inorridire, fedelissimi della pasta. Non potevamo non inserirlo in questa lista, anche se, lo sappiamo: leggere che questa specialità delll’Ohio viene utilizzata per condire il formato di pasta che più ci sta a cuore potrebbe destare alcuni dubbi.
Immaginatelo come una sorta di ragù alla bolognese con le spezie e il peperoncino, anche se il suo nome evoca il confronto con il chili con carne, ma le due ricette non hanno la stessa consistenza, tanto meno lo stesso sapore. La lista di ingredienti di questo piatto prevede: carne macinata, acqua o brodo, concentrato di pomodoro, spezie (cannella, noce moscata, pimento, chiodi di garofano, cumino, peperoncino in polvere, alloro e in alcune ricette casalinghe anche il cioccolato fondente non zuccherato. In alcuni casi possiamo aspettarci anche: cipolle e/o fagioli tritati.
Il nostro lungo viaggio nella cultura culinaria americana è giunto al termine. E voi, quali di questi piatti vorreste provare?
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