A chi non piace il gelato? In Italia praticamente a nessuno, tant’è che c’è una gelateria ogni 1.000 abitanti circa. Un densità pressoché da record che ci dice molto della passione per questo amatissimo dolce estivo, e non soltanto. Sapevate che esistono anche dei veri e propri percorsi di degustazione del gelato pensati sia per professionisti che per semplici appassionati? Non è un caso che workshop di questo tipo vengano proposti nel cuore della Penisola, a due passi da Bologna, dove è stato inaugurato il primo Museo dedicato alla storia del gelato di cui abbiamo parlato insieme alla curatrice, Luciana Polliotti.
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Grande passione per il gelato, soprattutto quello artigianale, si traduce spesso anche in una grande curiosità. Per questo abbiamo chiesto di spiegarci come si riconosce un buon prodotto e come realizzare una piccola degustazione in casa a Gianpaolo Valli, senior instructor della Carpigiani Gelato University, l’ente di formazione nato in seno al museo che offre percorsi formativi professionali per gelatieri e per semplici appassionati.
La degustazione sensoriale del gelato artigianale: come funziona?
Il gelato artigianale, a differenza da quello industriale, è caratterizzato da processi produttivi specifici che fanno sì che si debba consumare più velocemente. Come ci spiega Valli, è spesso legato a ingredienti deperibili e, se da una parte si è costretti a tempi di consumo più rapidi, dall’altra permette al gelatiere di esprimersi con creatività, cambiare il menu più volte durante l’anno e sperimentare assecondando la stagionalità degli alimenti.
La degustazione del gelato porta a una vera e propria analisi sensoriale dello stesso e viene svolta seguendo uno schema rigido che deve tenere conto di diversi parametri, dall’intensità del colore alla cremosità e molto altro. Solitamente si svolge coinvolgendo più persone, anche a livello amatoriale, e vengono presentati più prodotti allo stesso gusto. Ad esempio, a dieci persone differenti vengono fatti assaggiare cinque tipi di cioccolato diversi. Passo dopo passo – seguendo gli step che ci spiega l’istruttore – si pone l’attenzione su aspetti differenti e si va a comporre la propria personale analisi.
L’interesse verso il mondo del gelato artigianale è in crescita, e la Carpigiani Gelato University per questo ha da tempo arricchito l’offerta formativa con percorsi brevi per appassionati. Il workshop di degustazione, ad esempio, dura due ore e permette di ampliare e approfondire gli aspetti che il maestro Valli ci ha anticipato. Se, invece, vogliamo provare a casa, ricordiamo il consiglio: partire da un gusto che piace. Saremo più sensibili alle differenze e riusciremo ad esercitare meglio il nostro palato gourmand!
Avete mai provato a degustare il gelato?
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