Le fave sono un gustoso ortaggio tipico della primavera che si presta a numerosi abbinamenti e pietanze. Ma un gran piacere è il consumo crudo, specialmente abbinato al noto pecorino romano. Un piacere non solo per il gusto ma anche per l’olfatto e il tatto, dato che le fave vanno private del loro baccello con una gestualità particolarmente rilassante. Le fave apportano anche numerose proprietà e benefici per il nostro corpo, ma non tutti sanno che, in caso di glicemia alta, andrebbero limitate. Ecco i 5 pericoli delle fave per la glicemia, vediamo le più rischiose.
Fave e glicemia: secche o fresche?
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Pur essendo un vegetale indicato a chi soffre di diabete, in quanto il loro apporto di fibre inibisce l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, evitando picchi glicemici, bisogna fare attenzione. Questo è vero solamente per le fave fresche, mentre per quelle secche il discorso cambia: oltre ad aumentare notevolmente il loro apporto proteico, le fave secche hanno un maggiore indice glicemico. Inoltre contengono levodopa, una sostanza che nel nostro organismo si trasforma in dopamina, un’amina vasoattiva che può provocare crisi ipotensive di entità variabile. Se assunta in grandi quantità può causare ansia, agitazione, allucinazioni, brividi, bruxismo, confusione, febbre, mal di gola e vomito.
Rischi poco conosciuti riguardo l’assunzione di fave
Le fave sono ricche di potassio, ben 332 mg ogni 100 gr di prodotto. Si tratta di una sostanza indispensabile alla funzione cardiaca e a quella muscolare dell’intero corpo. Il potassio agisce anche come regolatore della pressione. Inoltre è un vasodilatatore e contrasta l’azione del sodio. Purtroppo le fave non sono tollerate da tutti e ogni anno molte persone affette da favismo corrono rischi anche semplicemente entrando nei negozi che le espongono o passando vicino ai campi dove sono coltivate. Il favismo è un difetto genetico che riguarda l’enzima glucosio 6-fosfato deidrogenasi. Chi è carente di questo enzima subisce una distruzione improvvisa dei globuli rossi, che causa una grave anemia emolitica. Le fave sono anche un potenziale allergene nei soggetti sensibili o predisposti. In ultimo le fave contengono raffinosio, una sostanza causa di meteorismo. Si tratta di un carboidrato complesso che attraversa intatto il sistema digerente, per cui viene successivamente fermentato dai batteri presenti nell’intestino.